Rifuggendo dalla tentazione di cavalcare giornalisticamente la tematica, 
              optando al contrario, nel solco del suo stile ormai decennale, per 
              la riflessione scientifica e il confronto interdisciplinare, questo 
              numero di Adultità si propone di ricercare, praticandolo, 
              un approccio al sacro e al profano diverso rispetto a quello rigidamente 
              antitetico e ideologico appena ricordato, i cui esiti attuali, del 
              resto, non incoraggiano certo a perseguirlo. Un approccio del quale 
              si avverte sempre più tanto la necessità storica quanto 
              il desiderio individuale, come ha potuto palesarsi nello scorso 
              autunno nell’interesse suscitato dal ciclo di incontri I dubbi 
              dei non credenti. Ateismo critico e sentimento religioso, frutto 
              di un’altra felice intuizione di Duccio Demetrio, che ha visto 
              i locali della storica “Casa della Cultura” di Milano 
              gremiti come di rado ci è capitato di vedere in ognuna delle 
              cinque serate che lo hanno animato. 
              Educativo diventa, oggi più che mai, il compito di mantenere 
              sana, dialetticamente viva e reciprocamente rispettosa, a cominciare 
              dai nostri rapporti personali e professionali – come ha avuto 
              modo di scrivere di recente, con la consueta profondità, 
              Adriano Sofri – “la trama delicata ma preziosa della 
              convivenza quotidiana tra credenti e non credenti”. 
               
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