La scuola, la famiglia, la formazione, la ricerca sono i luoghi
di sempre della crescita e della costruzione di sé.
In ciascuno di essi sappiamo di avere imparato qualcosa, ma che
cosa esattamente?
E soprattutto, attraverso quali pratiche, parole, silenzi?
All’interno di uno sviluppo narrativo che va dalla nascita
all’età adulta, questo libro si confronta con le fratture
ancora esistenti tra i luoghi citati, proponendo percorsi concreti
attraverso la memoria e l’esperienza che coinvolgono i linguaggi
del pensiero e delle emozioni, dei gesti e degli sguardi.
Ne emerge un particolare stile formativo fondato sulla relazione
e teso a rendere operative le recenti suggestioni della metodologia
autobiografica e introspettiva.
Un invito a insegnanti, formatori e genitori, ai ricercatori come
ai “semplici operatori” di qualsivoglia contesto educativo
a cogliere ogni occasione per promuovere il successo formativo dei
loro “piccoli” e “grandi” interlocutori.
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