Il libro incrocia saperi, pratiche, campi di ricerca differenti e risonanti: la pedagogia del corpo, il metodo autobiografico e le pratiche filosofiche convergono qui per ispirare nuove riflessioni a coloro che si interessano di cura e di educazione.
In molti contesti ci si interroga da decenni sul rapporto che intreccia la dimensione del corpo, dell’azione, dell’emozione con quella della mente, del pensiero teorico, della concettualizzazione. Questo fermento è indiscutibile quanto il fatto che il cambiamento prospettato fatica a trovare una reale applicazione all’interno delle procedure educative e di cura.
Non solo a parole, che comprende riflessioni, esperienze e suggerimenti di pratiche, è un invito a fare e a pensare un’educazione e una cura in cui “corpo e mente” si alimentino reciprocamente, in direzione di un approccio alla relazione di cui tutti abbiamo bisogno.
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